Le mie Creazioni: Non dire gatto…

Non dire gatto… se non ce l’hai nel sacco!

Oggi vi presento un nuovo amico: un bel gattino nero ricamato al punto croce! In realtà non l’ho ancora terminato: come noterete dalle foto, mi mancano gli occhi e qualche dettaglio qua è là… Devo confessare che per me la parte più difficile di un ricamo è proprio quella finale: quando mi manca qualche punto sparso, spesso di colore diverso rispetto a tutti quelli che gli stanno intorno…

Di questo gatto ho preferito di gran lunga ricamare tutto il corpo nero – tanti piccole crocette una in fila all’altra! Invece, arrivata ai punti sparsi, diventa tutto più difficile… Dunque gli occhi di questo micio mi stanno aspettando da un po’: ho deciso di farli verdi, che ne pensate?

Gatto a Punto Croce ricamato a mano Gatto nero ricamato a Punto Croce

Penso che alla fine questo bel micione diventerà parte di una borsa o di una delle mie pochettes… Non mi sono ancora decisa, ma vi terrò informati sugli sviluppi!

Comunque, questo non è il mio primo gatto: ne ho ricamato uno arancione per creare un segnalibro… Ho voluto iniziare da qualcosa di semplice e soprattutto piccolo, mentre questa volta il soggetto è ben più impegnativo! Se siete curiosi di quello che creo al punto croce, trovate tutto nel mio negozio Etsy o anche su ALittleMarket!

Gatto ricamato su un telaio rotondo

 

 

 

5 pensieri su “Le mie Creazioni: Non dire gatto…

  1. E’ bellissimo, io adoro i gatti neri! 🙂
    Posso chiederti dove hai trovato lo schema? Perchè assomiglia tantissimo alla mia gattina e prima o poi vorrei riuscire a ricamare tutti i miei gatti

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  2. Ciao Sara,
    sono passata a trovarti perché ho letto il commento che hai lasciato a Clara del blog Creamamma per incoraggiarla a non chiudere il blog e mi sembrava di leggere le cose che stavo pensando io in quel momento! Hai perfettamente ragione quando dici che il problema è che ormai la gente vuole tutto gratis e che tu invece vuoi lasciare una traccia del tuo passaggio! Lo faccio anch’io comprando libri, giornali e altro. E quando faccio un viaggio compro una cartina e almeno due guide. E non mi dimentico di tutto il lavoro che c’è dietro. Mi hai fatto venire in mente un articolo di Marco Lodoli su Tiscali di qualche mese fa. Si intitolava “E la fettina?”. Affrontava lo stesso tema di cui hai parlato tu. Nessuno pensa più che debba essere pagato il lavoro di chi opera nell’editoria, nella discografia e in molti altri settori penalizzati dalla rete. Ma le persone che lavorano devono mettere nel piatto la fettina di carne, qualcosa di concreto, devono pagare le bollette. E allora se tu vuoi la musica comprati il CD, così anche chi quel disco l’ha prodotto può vivere.
    Scusa, mi sono dilungata un po’. L’argomento è lungo e complesso e mi fa piacere trovare in rete persone che la pensino come me. Nel mio lavoro (che non c’entra col blog) ho ricevuto anch’io delle proposte-sfruttamento, tipo “tu scrivi questo per me e io ci guadagno”, e, riguardo al blog, ora metto il mio nome al centro della foto.
    Passando ad altro, il tuo micio mi piace molto, così come l’idea di usare questo ricamo per abbellire una borsa o una pochette. Sa di romantico, di altri tempi. Ho ripreso a ricamare da poco e con molta soddisfazione. Devo imparare a cucire, così magari mi faccio una borsa da zero e poi la ricamo!
    Ciao!

    Mariangela

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    • Ciao Mariangela,
      scusa se ti rispondo solo ora, ma i mesi appena trascorsi sono stati densi di impegni… Sono contenta di trovare altre persone che la pensino come me! Penso che dare il giusto valore alla cultura e a chi ci lavora e la produce sia una cosa importante, e che se pian piano tutti iniziamo a capirlo la situazione potrà migliorare! (sono un’inguaribile ottimista!) Grazie del tuo commento… Ora andrò a sbirciare il tuo blog! 🙂

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